LA CASA DI “INFO-CARTA”

C’era una volta, circa un decennio fa, un piccolo gruppo di amici che ha deciso di copiare un modello di business presente da anni in America e che per primi lo hanno portato in Italia: stiamo parlando di quello che oggi è comunemente conosciuto come Info Business.

Per praticità da adesso in poi questi soggetti li chiameremo simpaticamente info-paper.

Ma chi sono questi info-paper? Se pensate essi siano degli Einstein della comunicazione o imprenditori di successo vi sbagliate di grosso: uno lavorava in albergo, un altro faceva il venditore porta a porta, un altro ancora giocava a fare l’imprenditore fallendo a destra e sinistra chiudendo società su società: signori nessuno senza alcuna competenza o esperienza nel settore del marketing e dell’imprenditoria che hanno riprodotto un modello teorico che funzionava (forse) negli Stati Uniti ma che non hanno mai testato o messo in pratica in Italia.

Il loro obiettivo non era affatto quello di riprodurre tale metodo e portare valore al mercato ma di provare a venderlo cercando di lucrare il più possibile per meri interessi personali.

Insegnanti? Formatori? Professionisti? No.
Semplicemente venditori di informazioni.

Con il passare degli anni però, non avendo mai avuto alcuna esperienza sul campo, questi soggetti non hanno fatto altro che arrecare danni al mercato: la maggior parte dei loro follower (imprenditori, professionisti e molti, moltissimi opportunity seeker, successivamente rinominati “studenti”) hanno speso soldi su soldi per seguire i loro seminari e comprare i loro corsi ottenendo pochi risultati tangibili: e quando si entrava nello specifico o nel tecnico e si cercavano risposte, da questi “espertoni” non si sono mai ottenute reali soluzioni o consigli pratici.

Da qui ecco le prime lamentele e per i nostri info-paper iniziarono i primi problemi: per mettere a freno le male lingue, evitare che qualcuno parlasse male di loro e per stroncare sul nascere ogni possibile negazione, tutti coloro che si lamentavano venivano etichettati come falliti:

“Se ce l’abbiamo fatta noi e loro no, la colpa è esclusivamente la loro che non hanno saputo mettere in pratica i nostri insegnamenti”.

Col passare del tempo però, le persone che si fidarono ed affidarono ciecamente agli info-paper, iniziarono a comprendere che dietro le loro parole ed il loro modo di comunicare non vi era nulla di concreto ma solo aria fritta ed i feedback negativi aumentarono sempre più: così, per evitare questo incessante passaparola negativo, i protagonisti di questa storia coniarono il termine hater:

“Siccome loro sono invidiosi del nostro successo allora parlano male di noi”.

Passa altro tempo ed essendo privi di etica e valori, questi venditori di fuffa iniziarono ad esser seguiti sempre meno da imprenditori e professionisti ma sempre più da arrivisti tali e quali a loro: persone senza competenze, e soprattutto senza scrupoli, che li presero come punto di riferimento per imparare le loro tecniche di manipolazione ed arricchirsi alle spalle del prossimo.

E per farlo avevano un solo modo: emulare le loro gesta. Così, un branco di “sciacalli”, iniziò a copiare le loro strategie e a metterle in pratica.

Molti di loro erano già conosciuti in passato per aver accumulato ingenti somme di danaro, ma solo grazie alla promozione di truffe e schemi Ponzi: purtroppo però, continuare a truffare per troppo tempo restando perennemente invisibili non era affatto semplice quindi la strada del coaching e della formazione diventò la via maggiormente percorsa da questi cialtroni.

Inizialmente si affiliarono agli info-paper per rivendere i loro info prodotti ed ottenere anch’essi qualche briciola in più dalla torta: uno lo han promosso a “numero 1 del copy”, l’altro a “numero 1 del marketing”, un altro a “numero 1 della comunicazione”, un altro ancora a “numero 1 del posizionamento online” e così via.

Più il mercato cresceva e le possibilità di guadagno aumentavano, più il numero degli adepti incrementava sempre più.

Con il passare del tempo però, ai secondi arrivati le briciole non bastarono più e cominciarono a staccarsi dai loro mentori per intraprendere un proprio percorso di formazione personale ed accaparrarsi la fetta di torta più grande: tutto questo però andava a “cozzare” con gli interessi degli info-paper che videro la propria fetta diventare sempre più piccola.

Fin quando gli adepti avevano fatto parte della loro cricca tutto andava bene; venivano elogiati come giovani rampolli con un futuro radioso e come esempi da seguire; ma quando questi ultimi si distaccarono, gli info-paper iniziarono a denigrarli (proprio loro che per anni dissero che parlar male degli altri era solo un comportamento da hater) e, tra di loro, iniziarono a dirsene di tutti i colori.

Purtroppo questa guerra tra guru portò solo scompigli arrecando loro danni economici e di immagine; così firmarono una sorta di “tacito armistizio” trovando un’accordo per spartirsi i polli da spennare:

“Io pubblicizzo te, numero uno del network marketing, tu pubblicizzi me, numero uno del coaching”; oppure: “Io pubblicizzo il tuo corso sul posizionamento digitale, tu pubblicizzi il mio sul trading online”; o ancora: “Io pubblicizzo il tuo corso su come fare soldi con Amazon, tu pubblicizzi il mio su come guadagnare con le criptomonete”, e così via.

Purtroppo, o per fortuna, oggi siamo arrivati in un periodo storico in cui il castello di carta che questi soggetti crearono anni fa, oggi gli si sta sgretolando sotto i piedi.

Il motivo per cui sta accadendo ciò è molto semplice: se da un lato, grazie al web, gli info-paper sono riusciti a far crescer sempre più il proprio pollaio, parallelamente anche gli sciacalli si sono moltiplicati a vista d’occhio.

Fino a quando c’erano tanti polli e pochi sciacalli vi era cibo per tutti ma adesso che il numero degli sciacalli è aumentato l’unico modo che hanno per sopravvivere è farsi la guerra l’un l’altro.

E questa situazione sta generando un problema enorme per le loro tasche perché se inizialmente erano solo in pochi a spartirsi il mercato degli info prodotti oggi gli info-paper sono diventati a migliaia.

Come naturale conseguenza, i loro portafogli stanno lentamente ed inesorabilmente iniziando a svuotarsi; e siccome non hanno mai avuto alcuna competenza in nessun campo, se non attraverso la vendita di info prodotti, l’unico modo che oggi hanno per poter mantenere un determinato stile di vita, è tornare a fare ciò che facevano originariamente: ingannare il prossimo. Il brutto di questa storia?

Purtroppo questi personaggi usano le proprie “capacità comunicative” per reclutare migliaia di utenti a fare spesso investimenti illegali, dai quali lucreranno esorbitanti commissioni, e a spingerli sempre più ad acquistare i propri info prodotti anche attraverso pubblicità ingannevoli: ed essendo considerati come esperti imprenditori e comunicatori, le persone sono maggiormente propense a seguirli e ad investire i propri capitali in piattaforme scam o inutili corsi.

Per fortuna però, il bicchiere mezzo vuoto è allo stesso tempo anche mezzo pieno e in tutto ciò vi è una buona notizia.

Siccome noi tutto questo lo avevamo previsto, e sapevamo che, prima o poi, questi guru del web sarebbero tornati a fare ciò che meglio sanno fare, cioè ingannare il prossimo, in questi ultimi anni, grazie anche alle vostre segnalazioni che ci hanno permesso di ricostruire la vera storia di alcuni cialtroni (quella reale, da dove arrivano veramente, non le favolette che raccontano in articoli e publiredazionali a pagamento) stiamo ricostruendo i loro curriculum per portare alla vostra attenzione le verità nascoste su questi personaggi affinchè impariate a riconoscere i veri professionisti da questi info-paper senza etica e valori.

Abbiamo già fatto delle inchieste smascherandone alcuni e continueremo ad aprire i loro armadi per scoprire ulteriori scheletri nascosti mostrandovi la verità.

Prima o poi riusciremo a far crollare la loro casa di carta, o meglio, di info-carta e rendere il mondo un posto migliore in cui vivere.

Associazione
Il gatto e la volpe nel web

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INFO-CORSI O TRUFFE?

PREMESSA

Attraverso il nostro lavoro di inchiesta e divulgazione, il gatto e la volpe nel web non solo combatte truffe, scammer e promotori di attività illegali ma anche tutti quei fuffa guru della rete che si professano insegnanti, docenti, mentori e leader del settore, che vendono corsi spacciandosi per numeri uno del proprio settore ma senza mettere in pratica ciò che insegnano.

La maggior parte di questi soggetti si promuove sui social attraverso pratiche commerciali palesemente ingannevoli, promettendo guadagni inverosimili e professandosi come insegnanti quando in realtà non lo sono; mostrano certificati senza alcun tipo di valore (molto spesso millantando titoli) condiscono il proprio curriculum con informazioni fuorvianti attribuendo qualifiche importanti all’interno di società, senza mai comunicare quali esse siano perchè trattasi solo di attività spesso illegali: promotori di schemi ponzi e sistemi piramidali che si sono arricchiti reclutando migliaia di vittime in tali attività fraudolente che hanno successivamente scelto la strada del coaching e della formazione con il mero scopo di vendere corsi e consulenze.

Secondo il nostro punto di vista, il modus operandi della maggior parte di questi soggetti li porta a commettere il reato di truffa in violazione dell’articolo 640 del Codice Penale.

IL PARERE DI AVVOCATI

A sostegno della nostra tesi abbiamo scoperto che alcuni avvocati hanno intrapreso azioni legali contro alcuni di questi arrivisti, facendo denuncia presso le autorità competenti accusandoli del reato di truffa.

Vogliamo segnalarvi alcuni punti salienti del motivo per cui questi soggetti debbano essere denunciati riportandovi alcuni passi fondamentali di una denuncia in essere contro uno di questi soggetti soffermandoci su alcuni aspetti fondamentali che riguardano anche decine di venditori di fuffa-corsi:

Si pubblicizzano in modo ingannevole corsi di formazione volti a deviare fortemente la decisione economica di un consumatore medio.

Tali corsi, irragionevolmente onerosi, generano l’idea che si possa diventare “persone esperte in uno specifico business/settore” in grado di guadagnare migliaia di euro tramite attività che non richiedono alcun investimento e che possono essere svolta comodamente da casa”.

Appare evidente che ciò non possa in alcun modo corrispondere al vero dal momento che, tali corsi, non solo sono assolutamente privi di fondamento, ma diffondono anche l’idea del “guadagno facile” senza alcun sacrificio.

L’ingannevolezza dei messaggi, risulta laddove non vi è indicazione di alcun parametro possibile per valutare l’effettiva convenienza, e dall’altra parte inducono nella falsa rappresentazione di guadagni oltre ogni ragionevole misura.

Tali messaggi risultano essere assolutamente subliminali, ed in quanto tali, nascondono al proprio interno ulteriori frasi avulse dal contesto iniziale che rimarrebbero inconsapevolmente nella memoria degli osservatori i quali, erroneamente, potrebbe essere portati a credere a tali parole.

Tutto ciò permette di affermare che i consumatori sono portati a ritenere che, tramite questi corsi dal dubbio contenuto, si possa conseguire facilmente un cospicuo profitto; spesso e volentieri inoltre, tali corsi sono facilmente accessibili ai minori e come tali facilmente influenzabili o manipolabili dal miraggio di facili guadagni.

Tali pubblicità risultano assolutamente scorrette ed ingannevoli nei confronti dei consumatori, in quanto sono predisposte con il mero scopo di creare una falsa rappresentazione della realtà nei confronti degli utenti.

Gli estremi dell’ingannevolezza di tali pubblicità sono riscontrabili nell’immediato: manipolare l’utente facendogli credere di diventare “esperti” incide senza alcun dubbio sulla debolezza dei consumatori, i quali già per definizione risultano essere parte debole nel rapporto con il professionista in genere, figuriamoci se ipnotizzato con tali tattiche ingannevoli.

Tali pratiche commerciali risultano essere scorrette ai sensi degli articoli 21, 22 e 23 del Dlg 206/2005 del Codice del Consumo: ai sensi del Codice, è necessario che la comunicazione pubblicitaria descriva in modo puntuale la natura dei servizi offerti, le loro caratteristiche e le specializzazioni sottese, in modo tale da consentire al consumatore di compiere una scelta economica consapevole anche in base al reale raggiungimento delle finalità garantite e alle proprie possibilità economiche.

Troppo spesso né su internet né attraverso altre fonti è possibile individuare le attestazioni della professionalità dell’insegnante che possano giustificare l’insegnamento di dette tecniche di business.

Tale situazione è contemplata all’interno del Codice del Consumo all’art. 20 il quale prevede che:

“Le pratiche commerciali che, pur raggiungendo gruppi più ampi di consumatori, sono idonee a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico solo di un gruppo di consumatori chiaramente individuabile, particolarmente vulnerabili alla pratica o al prodotto cui essa si riferisce a motivo della loro infermità mentale o fisica, della loro età o ingenuità, in un modo che il professionista poteva ragionevolmente prevedere, sono valutate nell’ottica del membro medio di tale gruppo”.

Inoltre, tale pubblicità, essendo facilmente accessibile anche ai minori, integra una violazione ai sensi del Dlg n. 145/2009, il quale all’articolo 7 stabilisce che:

“E’ considerata ingannevole la pubblicità che, in quanto suscettibile di raggiungere bambini ed adolescenti, abusa della loro naturale credulità o mancanza di esperienza”.

Alla luce di quanto esposto, è possibile ravvisare nei confronti di tali venditori offerenti i corsi in esame, gli elementi integranti della fattispecie di tentata truffa a danno dei consumatori ai sensi dell’art. 640 del Codice Penale.

Essendo questi corsi privi di contenuti utili per gli utenti e, nonostante ciò, venduti a prezzi spropositati, gli stessi costituiscono un vero e proprio artifizio e raggiro finalizzato ad ottenere un ingiusto profitto a danno dei consumatori.

Si può dunque affermare che essi rappresentano un subdolo espediente posto in essere per indurre i consumatori in errore circa la natura e i risultati ottenibili tramite i servizi offerti da tali soggetti, personalmente o attraverso le proprie società, inducendoli a pagare cospicue somme di denaro senza che possano godere in concreto di un qualche effettivo beneficio.

CONCLUSIONE

Quanto sopra indicato è la prova che l’attività di alcuni soggetti, a sostegno di quanto da noi ripetutamente affermato nel corso degli anni, operano sul mercato vendendo corsi in maniera fraudolenta e sono potenzialmente denunciabili per il reato di truffa.

Come community nata con lo scopo di prevenire e tutelare i consumatori, continueremo a combattere in prima linea contro chi sta rovinando il mondo della formazione arricchendosi in maniera potenzialmente fraudolenta contro tutti coloro che cercano un’opportunità attraverso il web e i social network ma che diventano poi ignari vittime di tali arrivisti senza scrupoli.

L’obiettivo di questo articolo è quello di farvi comprendere che, in qualità di consumatori, avete il dovere morale di denunciare qualcuno se riteniate di esser stati vittime di tali soggetti in quanto, come avete potuto verificare qui sopra, trattasi di vere e proprie pratiche commerciali ingannevoli spesso fraudolente.

Non abbiate paura. Fate valere i vostri diritti. Noi siamo qui per voi.



Norcia Alessandro

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NETWORK MARKETING: CHI SCEGLIERE?

Ci sono tantissime aziende che si affacciano sul mercato attraverso il Network Marketing e tutte con prodotti o servizi differenti: integratori alimentari, sostituti del pasto, prodotti per l’igiene del corpo, cosmetica, prodotti tecnologici, energie rinnovabili, campagne pubblicitarie, viaggi, abbigliamento ecc…

MA QUALE SCEGLIERE???

Il mondo del multi level marketing si sta allargando sempre più, ma prima di lanciarsi in una delle tante attività proposte, è importante prima comprendere alcuni aspetti generali della società che vi è stata proposta, o di cui vi siete interessati.

Questi sono gli aspetti fondamentali che dovete valutare, ma prima di tutto, conoscere:

  • IL PAYOUT
  • LE LINEE COMPENSI
  • LE QUALIFICHE
  • I PRODOTTI


IL PAY OUT

Il Pay Out all’interno del multi level marketing è il rapporto tra l’utile netto aziendale e l’utile distribuito alla rete; in parole povere possiamo identificarlo come “la torta” che rappresenta i pagamenti.

Questo è un concetto ed un dato fondamentale da conoscere perchè non lo troverete mai all’interno di nessun piano compensi!

Spesso molte aziende e molte reti commerciali potranno indicarvi alcuni valori, ma se questi equivalgono al 100% o addirittura più del 100% significa che, o c’è un inghippo, o il calcolo che vi hanno mostrato  è falso, oppure vi trovate di fronte ad uno schema Ponzi!

Il Pay Out non potrà mai essere pari o superiore al 100% in quanto qualsiasi società ha dei costi da sostenere e delle imposte da versare: questo discorso vale sia per le società di prodotti sia per quelle di servizi, compreso anche il mondo digitale.

Potremmo quindi consigliarvi di diffidare o comunque prestare particolare attenzione alle società dove il Pay Out sia superiore al 75 – 80 %. 

 


LE LINEE DI COMPENSI

Le linee di compensi sono le diverse forme di pagamento, o di guadagno, che le società di multi level mettono a disposizione dei propri incaricati alle vendite.

E’ semplice comprendere che il Pay Out, “la torta”, vada suddivisa nelle varie voci, e più le fette sono piccole, più si farà fatica ad ottenere discreti guadagni; e laddove le fette di torta sono troppo piccole, maggiori saranno i paletti imposti dalle aziende per ottenerle!

E’ più facile operare con poche linee di compensazione su cui focalizzarsi che perdersi dietro a tante linee.

 


LE QUALIFICHE

La totalità dei piani compensi è composta da più qualifiche, ma prestate attenzione che ad ogni qualifica rappresenta un obbiettivo da raggiungere e di conseguenza un ostacolo da superare: tante più sono le qualifiche, tanto più è impegnativo il piano compensi.

E’ inoltre importante capire se gli obiettivi da raggiungere sono veramente alla vostra portata: provate a fare un calcolo per comprendere realmente quanto sia effettivamente raggiungibile ogni qualifica.

Non raggiungere una qualifica non è una cosa negativa, quello che è sicuramente negativo, è affrontare una qualifica senza esserne pronti.

Facciamo un esempio concreto
Se dovete sponsorizzare 3 nuovi incaricati, non affrontate la qualifica con soli 3 o 4 nomi, non affrontatela l’ultimo giorno di qualifica, non buttate dentro un parente pagandogliela perchè sicuramente non funzionerà; preparatevi al meglio per il prossimo mese!
Se la qualifica richiede un determinato fatturato, non comprate migliaia di euro di prodotti, o almeno non comprate più di quello che normalmente consumereste o siete in grado di vendere!

 


I PRODOTTI

Dare un giudizio sulla qualità o la validità dei prodotti o servizi, essendo il mercato del multi level marketing così variegato , è obiettivamente impossibile: cercheremo quindi di fornirvi alcuni parametri per scegliere il settore!

Prodotti di consumo: se sono di qualità è più facile crearsi dei clienti fidelizzati che riacquistino il prodotto; non dovrete quindi cercare nuovi clienti tutti i giorni

Prodotti durevoli: sono più adatti a chi ha una maggior propensione alla vendita; se sono durevoli la vendita è meno riproducibile, vi serviranno di conseguenza nuovi potenziali clienti.

Prodotti digitali: devono essere di ottima qualità, facilmente utilizzabili e nella lingua del cliente.

Molti prodotti hanno la necessità di essere registrati in appositi registri pubblici, alcuni pubblicamente consultabili, altri riservati agli operatori; in ogni caso tutti i prodotti devono essere accompagnati da etichette chiare e leggibili in lingua italiana con istruzioni per l’uso, la conservazione, la manutenzione ed eventuali controindicazioni o precauzioni; se manca la documentazione il prodotto non è adeguato alla vendita in Italia.

In ogni caso un consiglio che vi diamo è scegliere un prodotto che vi piace e vi è congeniale perchè vi sarà più semplice parlarne e condividerlo; l’utilizzo personale del prodotto è spesso il principale mezzo per acquisire esperienza e conoscenza di ciò che andrete a proporre.

 

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